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E li riet da s’addhe e da su monte
D’ogni donu divinu e naturale
Ch’a sas mezzus bellesas tenet fronte.

Mastru Gavinu Ruggiu.

IL TERRITORIO

L’azienda è ubicata nei territori di Magomadas e Tresnuraghes, a pochi Km da Bosa, in Planargia, nella Sardegna nord occidentale. La Planargia è caratterizzata da un clima caldo e secco in estate mentre in inverno prevalgono temperature fresche e una notevole umidità dovuta alla sua esposizione ai venti di libeccio e maestrale.
Questo particolare microclima rende i suoi colli ideali per la coltivazione del vitigno Malvasia.

MAGOMADAS E TRESNURAGHES

MAGOMADAS
Magomadas è un piccolo centro di circa 600 abitanti puntellato di uliveti e tanti piccoli vigneti di uve Malvasia che digradano dolcemente verso il mare. Le numerose testimonianze archeologiche attestano che l’area fu abitata sin dall’epoca prenuragica e nuragica. All’interno del piccolo Comune vi è un caratteristico centro storico con la piazzetta, la Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista del XVII secolo e le antiche dimore. Il Museo del vino, realizzato nei primi anni del 2000, propone un interessante percorso della vinificazione tradizionale. All’ingresso del paese si trova l’antica fonte medioevale di Sant’Elia, di architettura bizantina.

TRESNURAGHES
Il toponimo prende origine dall’antica presenza di tre nuraghi all’interno del borgo. Il paese era abitato in epoca prenuragica, nuragica e romana, come testimonia la presenza sul territorio di numerose tracce archeologiche, tra cui alcune tombe di giganti, dolmen e nuraghi. La rada di Foghe e la costa hanno rappresentato un punto di approdo privilegiato per i pirati barbareschi sino alla fine del Settecento. Lungo la costa, infatti, sono presenti torri di avvistamento del periodo aragonese. Lungo la via principale sorge la Chiesa di San Lorenzo, con la caratteristica facciata di trachite rossa. All’interno del centro storico si trova la Chiesa parrocchiale di San Giorgio, rifatta ai primi dell’Ottocento, e qualche antica dimora signorile, come Casa Deriu, che ospita il Museo del giornalismo, di recente istituzione. Al confine tra Tresnuraghes e Magomadas sorge la stazione ferroviaria ottocentesca da cui è possibile prendere il Trenino verde, a scartamento ridotto, che porta sino a Bosa Marina, attraversando i suggestivi paesaggi della vallata.

BOSA

Bosa è un incantevole borgo dove tradizione e modernità si fondono. Man mano che ci si avvicina alla cittadina, l’occhio è catturato dalle casette variopinte di Sa Costa abbarbicate sulle pendici del colle di Serravalle dominato dal Castello dei Malaspina. A valle scorre il Temo, unico fiume navigabile della Sardegna per circa 6 Km.
Nelle strette viuzze del centro storico, al piano terra delle abitazioni, sono ancora ben conservate nell’architettura originaria le antiche cantine della Malvasia, le  botteghe del tradizionale filet (un ricamo che si realizza su una base costruita dalla rete a modano), e sul Lungo Temo si può trovare ancora qualche pescatore che costruisce le nasse per la pesca delle aragoste. Tra gli eventi di più antica tradizione sono da annoverare il Carnevale bosano e le numerose feste religiose con riti e processioni caratteristiche, a partire da quelli della Settimana Santa per proseguire con le celebrazioni estive quali la processione fluviale di Santa Maria del Mare e di Nostra Segnora di Regno Altos.

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