LA STORIA
Nel 2010 Angelo Angioi crea una piccola Cantina, realizzando un progetto che aveva in mente da diversi anni, con l’obiettivo di creare una propria Malvasia, prodotto di eccellenza del territorio di Bosa.
L’ azienda sorge su un altipiano calcareo a 180 m sul livello del mare, roccioso e poco profondo, in un’area chiamata Salto di Coloras. In Sardegna i “salti” (dal latino saltus) sono dei grandi appezzamenti di terreno per lo più boschivi, con roccia affiorante, adibiti al pascolo brado e poco suscettibili alla coltivazione.
Il terreno fu acquistato da Giovanni Luigi Angioi, bisnonno dell’attuale proprietario nel 1907 e fu in gran parte bonificato e adibito alla semina dei cereali per quasi un secolo. Data la particolare vocazione della zona, Angelo Angioi, dopo una ventennale esperienza come enologo professionista e collaborazioni con importanti cantine, ha convertito il Salto di Coloras in un vigneto di Malvasia di Bosa e nel 2010 ha iniziato a produrre i propri vini.
LA CANTINA
La Cantina, ubicata nel vigneto di fronte al Golfo di Bosa e esposta al maestrale, accoglie nel piano superiore gli ospiti, nella sala di degustazione con ampia terrazza panoramica. L’area di lavorazione e di stoccaggio dei vini si trova nel piano inferiore. Serbatoi e attrezzature sono in acciaio inox. Le presse sono pneumatiche per salvaguardare l’integrità dell’uva e i vasi vinari sono tutti termocontrollati per non disperdere gli aromi durante la fermentazione.
I mosti bianchi vengono puliti per decantazione statica prima che inizi la fermentazione, questa avviene per mezzo di lieviti selezionati che permangono nel vino per quattro mesi dopo la fine della fermentazione. I vini sono mantenuti a temperatura controllata fino all’imbottigliamento. I vini da pronto consumo sono tenuti in contenitori di acciaio mentre le riserve affinano in botti di legno.
LA VIGNA
L’impianto è stato realizzato con barbatelle selvatiche, che si è provveduto ad innestare in campo una volta attecchite, per poter avere la certezza della biotipologia di Malvasia di Bosa voluta.
Nella piantumazione del vigneto si è voluto dare la massima importanza al portinnesto, che è la base di ogni buon impianto: nelle aree più profonde (o meno rocciose), è stato impiantato il 110R, mentre negli spazi a maggior presenza della roccia madre si è messo il 140 Ru.
Entrambe le tipologie di terreno sono diventate produttive, in quanto i due portinnesti conferiscono alla vite pari vigoria seppure in substrati molto diversi, inoltre si ha scalarità della produzione in quanto il primo portinnesto induce la pianta ad anticipare la maturazione delle uve, al contrario del secondo che tende a ritardarla, ma che garantisce la maturazione delle stesse anche in condizioni di siccità.
I sesti di impianto sono abbastanza ridotti (2 m x 0,85) per limitare la produzione di ogni singola pianta, ma al contempo consente una buona produzione totale avendo un maggior numero di piante per ettaro.
La forma di allevamento è a spalliera con potatura guyot, la quale impone il rinnovo annuale del capo a frutto.
Il terreno è concimato ad anni alterni con concimi organici compostati e lavorato meccanicamente.
La vendemmia avviene nell’arco di due mesi, a seconda dello stadio di maturazione delle uve.
Salto di Coloras è un vigneto di circa cinque ettari interamente impiantati a Malvasia di Bosa.
Per la produzione degli altri vini sono stati presi in gestione 3 ettari di vigneto impiantati con uve Vermentino e Cannonau.